Weavers’ Wheel

Weavers’ Wheel, il nome di un percorso, di una promessa, di un impegno a lunga scadenza. Impegno gioioso ma spesso sofferto che ha comportato il graduale allontanamento dalle sicurezze di una vita convenzionale (famiglia, casa, lavoro retribuito) sostituite dalla forza crescente della fede in questa missione.

Weavers’ Wheel, che significa La Ruota dei Tessitori, ha ispirato la nascita di diverse realta’ operanti, su programmi diversificati per la tutela degli artigiani tessili, per la valorizzazione delle risorse naturali, per l’etica applicata alla produzione ed alla distribuzione, per la formazione di una nuova generazione secondo lo spirito Sarvodaya (il benessere per tutti: sobrieta’ e condivisione) del programma costruttivo di Gandhi.

Nel 2005 Alessandra, incoraggiata da amici e collaboratori indiani fonda in India una Associazione che prendera’ il nome di Weavers’ Wheel. Essa conta, fra i suoi soci fondatori, sette persone di classi e caste diverse, delle quali Alessandra e’ l’unica straniera.

SETTORE DI INTERVENTO

Sviluppo sostenibile dell’artigianato tessile, educazione e formazione giovanile, valorizzazione delle risorse ambientali, divulgazione e applicazione del pensiero Gandhiano, dialogo fra culture, consumo critico, sviluppo di Comunita’.

AREA GEOGRAFICA

Tamilnadu, Kerala, Karnataka, Maharastra, Goa, Andhra Pradesh.

ATTIVITA’ PROMOSSE

In questi anni vari sono i giovani che, per scelta o per destino, hanno incrociato Alessandra e per i quali essa ha avviato un programma differenziato che partisse dalle capacita’ personali (intellettuali, manuali, artistiche e creative) potenziandole attraverso un percorso formativo che li riscatta dal proprio destino (di emarginazione sociale, matrimonio prematuro…) generando varie opportunità’ di scelta.

Fra le attività promosse:

Rete italiana amici del Khadi

(in collaborazione con il Centro Yoga e medicina aiurvedica Surya Om Chandra di Macerata e la Cooperativa Due Valli di Borgosesia)
“Gandhi era instancabile nel sostenere l’importanza dell’autoproduzione artigianale dei tessuti. Nacque cosi’ il tessuto khadi, cotone interamente filato e tessuto a mano, ricco di significati. Ancora oggi prodotto ed utilizzato in India, tradizionalmente veniva realizzato attraveso un percorso di preghiera e meditazione” (da un articolo di J.S.Sattwa). In nome del suo amore per il khadi nel 2006, Alessandra si opera per la creazione della “Rete italiana amici del Khadi” attraverso una serie di eventi di promozione del valore etico e spirituale del khadi. La rete raggruppa realta’ ed individui che svolgono un percorso di ricerca interiore e spirituale.

Cocco school

Dieci anni di attivita’ di formazione rivolte ai bambini di un villaggio, attivita’ che chiudera’ dando vita ad un nuovo progetto piu’ ambizioso e complesso (Eco Art centre) in seguito descritto.

Il nome della scuola prende origine da quello della pianta di cocco che offre all’uomo numerose risorse. La “Cocco School” e’ un invito al bambino per sviluppare le sue potenzialità’ e divenire dono sociale ricco di risorse come quelle della pianta del cocco. Le scuole consistono in laboratori pomeridiani affidati alla cura di personale locale e frequentati dai bambini scelti fra quelli con minori opportunità’ in villaggi dell’entroterra Tamil.

Con le Cocco School Alessandra intende offrire nuove opportunità’ per il proprio futuro sviluppando un percorso di amore e conoscenza dell’arte (pittura, musica, danza), della cultura locale e tradizionale, della cultura del dare attraverso il servizio agli ultimi ed agli emarginati (anche i poveri hanno tesori da donare se il valore di scambio si basa sul tempo e sull’amore e non sul denaro). Non ultimo lo scambio con altre culture attraverso l’apprendimento della lingua inglese.

Suriyakadhir

Nel 2002 nasce la scuola itinerante di fotografia finalizzata a sviluppare maggiore consapevolezza sull’ambiente che circonda il bambino, ideata e portata avanti da Dakshinamurthy, artista, botanico e antropologo. La scuola svolge attivita’ con bambini orfani in case-famiglia, in scuole pubbliche e private e in villagi di comunita’ tribali dislocate sulle montagne del Sud India.

Eco Art

L’attivita’ dell’Eco Art (bambini) viene avviata in gennaio del 2007 in occasione dell’arrivo nel villaggio di due giovani pratesi di Emmaus. Lorenzo e Francoise che stanno attraversando il mondo in bicicletta portano una ventata di novita’ e di entusiasmo dando l’avvio al tanto auspicato programma per la salvaguardia ambientale (pulizia del villaggio, conoscenza e coltivazione di fiori, alberi e piante medicinali) e la creazione di giochi educativi.

L’attivita’ dell’Eco Art (donne) viene avviata nello stesso periodo in occasione dell’arrivo al villaggio di Eloheh, una giovane italo tedesca figlia di un agricoltore e di una artigiana tessile. L’attivita’ coinvolge sei donne nell’uso creativo e reciclaggio di scampoli dei tessuti buttati via da sarti e tessitori.

Arte per tutti

(in collaborazione con l’associazione Equosolidale onlus di Lecco).
Si tratta di azioni per lo sviluppo della personalita’ di giovani donne attraverso la valorizzazione delle loro capacita’ artistiche. In questo percorso ci si inserisce contribuendo alla crescita di storie singolari ed uniche che sono fonte di vera ricchezza per quello che ciascuno dimostra di saper costruire.

Behind a Sunset

Questo il nome scelto per la prima sede di Weavers Wheel nella quale un piccolo nucleo di persone che vi hanno convissuto per un paio di anni hanno dato vita a quella che e’ divenuta una comunita’ itinerante di operatori sociali attivi sul territorio locale.Ispirata da vari Maestri fra cui Vinoba Bave, Narayan Desai, l’Abbe Pierre e Chiara Lubich, la Comunità’ è un esperimento in cammino che vede coinvolte diverse persone, provenienti da livelli sociali e culturali molto diversi fra loro che hanno in comune l’amore per il Servizio, per l’Arte, per la Cultura e per la valorizzazione delle risorse locali. comunità utilizza e si identifica in tre situazioni abitative dislocate sul territorio del Tamilnadu (Behind a Sunset a Gandhigram, Behind a sunrise a Chennai, Eco Art ad Alampundi).

Cultural nest

Il Nido Culturale vuole essere una opportunità di confronto con temi di cultura generale controcorrente ed alternativa. Nato spontaneamente, sulla terrazza della sede di Gandhigram in Giugno 2004, grazie a tre studenti del Dipartimento Sviluppo Rurale dell’Università di Gandhigram, desiderosi di divenire attivi sui temi dello Sviluppo e Solidarietà esso si sta’ sviluppando come valido momento di confronto fra giovani inesperti, attivi operatori sociali ed anziani esponenti del pensiero gandhiano. Grazie a questo percorso, alcuni giovani studenti chiedono di poter avviare un percorso formativo non convenzionale curato da Alessandra e dai suoi fratelli di Comunita’.Percorso che li portera’ a viaggiare in India a contatto con realta’ esistenti ed in formazione e che costituisce, per alcuni di loro, il punto di partenza di una nuova scelta di vita

Jipsi Library

Questo il nome della libreria itinerante, che conta un centinaio di volumi in Italiano ed in Inglese messi a disposizione di viaggiatori e viandanti interessati a conoscere ed approfondire tematiche inerenti al pensiero Gandhiano, al settore educativo, all’arte tessile ed alle risorse ambientali.

Malkha Tour

IL MALKHA e’ il tessuto per la liberazione dei contadini del cotone dalla miseria e dallo sfruttamento (dell’occidente). Nasce grazie all’appassionata collaborazione di ingegneri tessili e operatori sociali attenti per rispondere al crescente fenomeno del suicidio dei contadini che perdono il raccolto di cotone. Promosso da DCYT (Decentralised cotton Yarn trust) con sede ad Hyderabad, il malkha porta un valore aggiuntorispetto al khadi con la coscienza del rischio in cui incorre il contadino e la ricerca di strategie di condivisione di tale rischio. Questo si esprime nella graduale messa in opera dopo anni di studio, sperimentazione e ricerca) di otto piccole industrie decentrate di cardatura capaci di trasformare il cotone di svariate varieta’ locali piu’ adatte al clima ed al territorio di quelle imposte dal mercato
internazionale e dall’industria (150 miliardi di dollari il ricavo della Monsanto lo scorso anno sulla distribuzione del seme del cotone in India).
Per diffondere in Italia la conoscenza di questo percorso Alessandra ha organizzato un viaggio con la signora Uzramma, fondatrice della DCYT.

PERIODO

Fase conoscitiva 1995/2001
Primo ciclo operativo 2002/2007
Secondo ciclo operativo (in avviamento) 2007/2012

RISULTATI AD OGGI

Difficile quantificare i risultati del lavoro di Alessandra. E’ parte del suo spirito controcorrente quello di non lasciare segni tangibili del lavoro svolto. Niente costruzione di scuole, orfanatrofi, strutture. Il suo lavoro semina traccie, i cui frutti saranno bagaglio delle prossime generazioni. Alessandra ha scelto di operare valorizzando le risorse gia’ esistenti nelle piccole comunita’ locali e partecipando alla creazione di una cultura di Pace per il mutamento sociale e spirituale elevando la consapevolezza del valore del Servizio, della Forza del gruppo, del Consumo critico nelle fascie emarginate (bambini, giovani, artigiani e contadini).

WEAVING CONNECTIONS

I 260 artigiani tessili di Gandhigram hanno avuto l’opportunita’ di incontrarsi regolarmente in questi anni per affrontare nel gruppo varie problematiche legate alla produzione ed alla loro stessa vita. Questo ha prodotto un graduale e visibile miglioramento nella gestione partecipata dei problemi legati alle atrezzature ed alla produzione che si e’ riflessa nel netto miglioramento della qualita’ dei tessuti e della vita di ciascuno.

FULL MOON WEAVERS TOUR

Viaggio tessile illuminato dalla Luna Piena. Grazie al ricavato proveniente dalla vendita di prodotti a Goa ed alla Fiera Tuttunaltracosa di Parma, Weavers’ Wheel, ha potuto realizzare il sogno di affittare un bus da 60 posti e partire per un viaggio formativo di tre giorni, in Luglio 2005, con 35 artigiane filatrici di Gandhigram. Il gruppo e’ stato in visita a Pondicherry, Auroville, Alampundi per finire con una passeggiata attorno alla montagna sacra di Tiruvannamalai. Questa esperienza si ripete con scadenza annuale offrendo validi spunti di riflessione e confronto fra gli artigiani ed una memorabile occasione conviviale.

Cocco school

I bambini che hanno frequentato le Cocco school sono ad oggi circa duecento, alcuni di essi, divenuti adolescenti, hanno dimostrato di avere grandi capacita’ e sono divenuti utili sostegno per la propria famiglia, le insegnanti del villaggio e la comunita’ locale.

Suriyakadhir

Dal 2003 ad oggi sono stati realizzati 30 brevi corsi che hanno interessato circa 750 bambini e alcune mostre fotografiche.

Arte per tutti

Nell’ambito di questo programma si e’ svolta la formazione artistica di tre ragazze diciannovenni cresciute in case-famiglia, attraverso la frequenza a corsi di computer, inglese, arte, pittura, batik, ricamo. Le ragazze si sono inserite con successo nel mondo del lavoro.

Sempre nell’ambito di questo programma si e’ svolto nel 2006 il Theatre Tour, viaggio teatrale e musicale di performance partecipate nei villaggi. Vi hanno partecipato tre giovani: due indiani, Arun (16) e Siju (24) amanti di musica e teatro ed un Italiano (21) studente all’Universita’ di Firenze.

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